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Settore giovanile: il bilancio di fine stagione del Responsabile tecnico Antonio Pampani

10 Giugno 2023

Con le Finali nazionali Under 15 a Pescara sono terminati definitivamente gli impegni ufficiali del Settore giovanile bianconero. Alla luce dei risultati ottenuti, il Responsabile tecnico del Settore giovanile Antonio Pampani ha tirato le somme sul percorso delle tre formazioni nel suo primo anno a Udine.
 
Partendo dagli Under 19, coach Pampani si è detto soddisfatto soprattutto perché “abbiamo dimostrato a noi stessi di poter stare al livello della massima competizione giovanile che esiste in Italia. È sicuramente una prima esperienza positiva, visti alcuni buonissimi risultati come la vittoria contro Treviso o il giocarsela alla pari con Trento, realtà che il panorama cestistico di Udine non era più abituato a sentire così vicine”.
 
Anche ciò che hanno fatto gli Under 17 non può che essere positivo, in quanto “siamo arrivati terzi nel campionato Eccellenza e per questo non abbiamo ottenuto l’accesso alla seconda fase rimanendo dietro solo alle due squadre di Trieste, che sicuramente possono vantare un lavoro molto più lungo alle loro spalle rispetto a noi”. Questo risultato è stato poi confermato con la vittoria della Coppa FVG.
Si è rivelata fantastica, invece, la cavalcata degli Under 15, culminata con le Finali nazionali: “un risultato che mancava a Udine da quattordici anni e quindi è una grande soddisfazione per tutti coloro che hanno potuto avere a che fare con questi ragazzi nella loro crescita”.
 
Tuttavia i risultati ottenuti sul campo nelle partite non sono gli unici dati da guardare al termine di una stagione così lunga, dal momento che, anche quando si lavora in palestra per preparare quelle gare, si possono registrare alcuni dati, magari diversi ma altrettanto importanti: “La parte che sicuramente mi interessa di più parlando dei ragazzi è il fatto che l’Under 19 abbia potuto aiutare la Prima squadra nel suo percorso di preparazione al campionato, soprattutto durante l’anno quando ci sono stati infortuni abbastanza numerosi. I ragazzi hanno permesso alla Prima squadra di potersi allenare, credo che sia questo il primissimo compito di un settore giovanile: è un ottimo risultato”. Per quanto riguarda l’Under 17, “vedere questo gruppo come è cresciuto e vedere soprattutto lo spirito che ha messo in campo, mi ha dato veramente tanta soddisfazione”.
 
Inoltre, il percorso di crescita intrapreso ad agosto scorso non è soltanto rivolto agli atleti, ma anche alle persone che circondano i ragazzi; infatti, coach Pampani evidenzia come “stiamo cercando di fare qualcosa che vada oltre i ragazzi perché non ci sono solo i giocatori ma anche gli allenatori. Ad esempio, pensare che l’allenatore degli U17 (Gabriele Tonelli che è anche vice degli U15, ndr), un udinese doc, è dovuto andare per un anno ad allenare a Fidenza perché non riusciva a trovare lo spazio che voleva a casa sua e vedere sia come sta crescendo nel ruolo di capo allenatore dell’U17 sia il lavoro eccelso che ha fatto e sta facendo come assistente dell’U15 mi fa capire che stiamo costruendo e provando a migliorare, per lasciare qualcosa in questo territorio anche per quanto riguarda gli allenatori”.
 
Infine, gli Under 15: “Ci sono stati dei grandi miglioramenti nei ragazzi, a iniziare da chi è stato chiamato in Nazionale fino a chi non pensava di poter competere con giocatori di un certo livello e invece è stato in grado di fare delle ottime prestazioni alle Finali nazionali. Tutto questo grazie a un lavoro individuale, fisico e tecnico, abbastanza importante”.
 
Adesso però non ci si ferma e si guarda al futuro “continuando ad allenarci perché il periodo estivo è uno dei momenti più importanti per il miglioramento individuale e cercando di fare la cosa più difficile: confermarsi. Ovviamente il prossimo anno sarà ancora più difficile per alcuni gruppi arrivare alle Finali nazionali perché ci saranno annate che si uniscono. Però confermarsi a questi livelli deve essere il nostro obiettivo”. Raggiungere il risultato delle Finali nazionali già nella prima stagione di lavoro a Udine ha portato tanto entusiasmo, ma soprattutto “la consapevolezza che dobbiamo continuare a migliorarci per poter fare un passo in più: quello che abbiamo fatto è fatto, ma questo non è il nostro punto di arrivo, bensì il nostro punto di partenza per poter andare più avanti”.

(foto Lodolo)

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