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Le prime parole di Simpson in bianconero

7 Luglio 2018

La grafica di benvenuto griffata Xbress

Il desiderio di confrontarsi con una nuova realtà, ambiziosa. E’ questo il motivo predominante che ha spinto Trevis Simpson ad accettare la corte dell’Apu Gsa. Dal buen ritiro estivo, a casa sua ad Atlanta negli Stati Uniti, il nuovo giocatore americano concede la prima intervista con addosso la maglia del presidente Alessandro Pedone e dalle sue parole traspare l’entusiasmo di chi non vede l’ora di partire e arrivare in Friuli per cominciare a lavorare. Il colpo ad effetto della società bianconera ha lasciato il segno nella tifoseria friulana.

Trevis, perché hai scelto l’Apu Gsa?
«Innanzitutto perché mi sembra una grande opportunità, un nuovo Paese, un nuovo campionato, un’occasione per dimostrare le mie capacità e fare qualcosa di speciale».

Hai parlato con coach Cavina?
«Si, brevemente pochi giorni fa prima della firma. Abbiamo parlato degli obiettivi della squadra, del roster che va a completarsi e delle opportunità che avremo».

Conosci l’A2 italiana?
«Non so molto di questo campionato, ma ho giocato da professionista in Francia, nella prima serie in Grecia e partecipato anche alle competizioni europee. Sono ansioso di vedere che cosa offre il campionato italiano».

Conosci il tuo connazionale Marshawn Powell?
«Ho sentito parlare di lui, ma non lo conosco. Non vedo l’ora di incontrare sia lui che tutti gli altri miei nuovi compagni di squadra e iniziare a lavorare».

Chi è Trevis Simpson?
«Sono nato in una piccola città della Georgia e da piccolo avevo grandi sogni. Come ogni atleta, il mio obiettivo è di raggiungere il livello più alto. Il mio cammino non è stato facile, ma così è stata tutta la mia vita. Ho dovuto costantemente dimostrare a me stesso e agli altri quello che posso fare. Gioco ogni partita con il dente avvelenato e rabbia agonistica, questo è il mio vantaggio».

Qual è il tuo messaggio ai tifosi friulani?
«Spero di potere disputare una stagione speciale, da ricordare per tutti. Sono pronto per arrivare a Udine e mettermi al lavoro».

Ufficio Stampa