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Le prime parole udinesi di Andrea Pilotti

1 Agosto 2014

Andrea Pilotti non vede l’ora di cominciare la nuova stagione

Carta d’identità alla mano, toccherà a lui fungere da chioccia della nuova Gsa. Il suo pedigree è di assoluto valore ed è reduce da una promozione in Silver sfiorata sul campo con Latina. Andrea Pilotti è carico come una molla in vista della nuova stagione in maglia udinese.
«Udine – sono le sue prime parole da nuovo giocatore della Gsa – è una società ambiziosa, non a caso ha fatto domanda di ripescaggio in Silver. Sono stato contattato prima di altre squadre ed essere la prima scelta di una società per me conta più di altre cose. Poi, vivere in una città come Udine con la propria famiglia mi fa molto piacere».
Conosci coach Corpaci?
«Ho incontrato coach Corpaci da avversario e da quello che ho visto è un allenatore molto preparato e preciso in quello che vuole trasmettere alla sua squadra. Parlando con lui ci siamo subito capiti. Per vincere ci vuole una squadra di dieci giocatori intercambiabili e pronta al sacrificio,questo potrà essere la forza della Gsa Apu Udine».
Che tipologia di giocatore ti reputi?
«Ho giocato tanti anni tra la vecchia B1 e la Legadue, mi considero un giocatore duttile che può giocare in più ruoli e fare quello che serve alla squadra. Posso giocare fuori dalla linea dei tre punti, ma anche prendere la palla in post basso e creare sia per me sia per i miei compagni».
Chi conosci dei tuoi nuovi compagni?
«Dei miei nuovi compagni conosco bene capitan Zacchetti con il quale ho giocato una stagione a Sassari, poi conosco quasi tutti gli altri per averli affrontati da avversari».
Che cosa ti aspetti da questo campionato?
«Sarà un campionato difficile anche perché nel nostro girone ci sono squadre ben attrezzate. Io credo che si debba puntare ad arrivare fino in fondo ed essere ambiziosi perché é per questo che giochiamo».
Il tuo messaggio alla tifoseria udinese?
«Spero – chiude Pilotti – che sia un’annata ricca di soddisfazioni e divertente per tutti. Udine é una città che ha tradizione e si merita un campionato di alto livello».

Ufficio Stampa