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Il commento del presidente Alessandro Pedone il giorno dopo il blitz di Cagliari

2 Dicembre 2018

Le parole del presidente Alessandro Pedone il giorno dopo la vittoria di Cagliari. “Purtroppo della partita di ieri sera – dice il numero uno bianconero – ci si può tenere strette solo due cose: i due punti e una prestazione eroica di quelle che, sbagliando, sono sempre state definite le seconde linee. Purtroppo avevo chiesto al coach ben altro e non è arrivato. Ora bisogna capire se la povertà di gioco, soprattutto in difesa, la confusione ed il nervosismo, che hanno regnato in campo, sono figlie della guida tecnica o del mancato apporto, o peggio, di alcuni giocatori. Francamente 24 ore sono troppo poche per poterlo capire appieno. Ho avuto modo di leggere gli sfoghi di molti nostri tifosi. Con alcuni non posso che trovarmi d’accordo. Ma un team vincente, che veda coesione di tutti, dalla guida tecnica sino all’undicesimo uomo in campo, non si costruisce sui social, è figlio di dedizione, lavoro, senso della maglia e di appartenenza ad un progetto, ad una città, ad una provincia intera. Quindi calma e gesso, abbiamo 12 punti, che ci consentono di prendere ogni decisione nella maniera più serena e misurata possibile. Detto questo, non possiamo accettare il comportamento di due giocatori come Cortese e Powell, presi con grande entusiasmo e importanti sacrifici per fare la differenza in campo e non per vederli auto eliminarsi dalla contesa. Con entrambi ci confronteremo per valutare cosa ha spinto uno a prendere in contemporanea 4 e 5 fallo, e l’altro due tecnici con automatica espulsione e conseguente lancio a terra della nostra maglia, gesto che, anche se forse figlio della frustrazione, reputo personalmente inaccettabile. Comportamenti simili non possono passare impuniti. Mi aspetto che sabato il nostro numerosissimo e fantastico pubblico, sostenga più che mai e sospinga ad una rotonda e meritata vittoria, un team che deve scendere col coltello tra i denti una volta per tutte”.

Ufficio Stampa